“Il futuro che vorrei”, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza sceglie di nuovo Skuola.net per conoscere l’opinione dei più giovani

Come vedi il tuo futuro? Sei felice o preoccupato in questo momento? Come vedi il futuro del Pianeta? Come valuti il rapporto tra i tuoi studi e le prospettive professionali che offrono? Di quali problemi dovrebbero occuparsi con maggiore priorità gli adulti? A queste e altre domande sono stati chiamati a dare risposta quanti hanno voluto partecipare alla consultazione.

Si tratta di quesiti che hanno origine dall’attività di approfondimento svolta, anche con il supporto di un esperto, dalla Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante: un gruppo composto da giovani tra i 14 e i 17 anni che supporta l’AGIA nell’affrontare le tematiche che riguardano direttamente le nuove generazioni. Dai loro spunti è nata pure la precedente consultazione pubblica che ha coinvolto oltre 10mila adolescenti e ha permesso di portare sul tavolo del Ministero dell’Istruzione una serie di proposte sulla scuola del futuro secondo il punto di vista degli studenti.

La consultazione “IL FUTURO CHE VORREI” si sviluppa attraverso un questionario, composto da 50 domande divise in 6 capitoli, da completare online – in forma anonima – su Skuola.net. E ogni opinione sarà fondamentale per sensibilizzare le istituzioni a tenere maggiormente in considerazione il punto di vista dei giovani sul futuro che li attende.

Bisogna coltivare un’idea di futuro possibile”, dice l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti. “Nella Convenzione di New York non se ne parla esplicitamente, ma sarebbe bene aggiungere al novero dei diritti dei minorenni quelli alla speranza e al futuro. Per questo motivo occorre un approccio costruttivo di fronte alle crisi del nostro tempo ed è fondamentale ascoltare chi, come i ragazzi, ne sono i protagonisti”.

Ogni ragazzo ha il diritto di esprimersi sulle decisioni che lo riguardano. La sua opinione deve essere presa in adeguata considerazione dagli adulti, i quali hanno la responsabilità di compiere scelte che siano sempre nel suo interesse. A prevederlo è la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che da oltre trent’anni è legge in Italia”, è quanto sostiene l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, spiegando le motivazioni che sono alla base del progetto.

Al diritto di essere ascoltati – sottolinea Garlatti – corrisponde il diritto alla partecipazione: gli adulti, ascoltando e prendendo sul serio le opinioni di bambini e ragazzi, permettono loro di essere protagonisti attivi delle decisioni che li riguardano. La partecipazione è talmente importante che le Nazioni Unite, attraverso il Comitato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, hanno chiesto al nostro Paese di impegnarsi per estenderla a tutti gli ambienti di vita dei ragazzi”.

E noi di Skuola.net, ovviamente, siamo orgogliosi di poter ospitare proprio sul nostro sito un’attività così importante per impostare azioni concrete in favore dei giovani.