Per chi deve tentare il recupero scolastico rivolgersi al mondo delle lezioni private può essere un’ottima strategia. Ancora meglio se ci si affida alle piattaforme online specializzate, vista l’ampia possibilità di scelta di docenti e di modalità di svolgimento delle lezioni. Ma non tutti i servizi sono uguali, tante le insidie in agguato. Rosella Sidari, consulente didattico di Skuola.net | Ripetizioni.it, cerca di aiutare studenti e famiglie in questa ricerca
Per molti studenti, specie per quelli dal rendimento scolastico traballante, con l’avvicinarsi del periodo delle verifiche e degli esami iniziano i “sudori freddi”: il tempo stringe e all’orizzonte comincia a intravedersi, non più così tanto in lontananza, il momento della verità. Una vera e propria resa dei conti, soprattutto di tipo economico, per le famiglie. Infatti in questi casi ricorrere alle ripetizioni private è spesso più un obbligo che una scelta. Resosi ancor più ineludibile dalle lacune create da due anni e mezzo di didattica discontinua a causa della pandemia: quest’anno alle superiori 1 studente su 4 è andato a ripetizioni. Ad una domanda in crescita corrisponde, inoltre, un’offerta sempre ampia e anche digitalizzata, che permette ad 1 famiglia su 7 di trovare online il prof per le ripetizioni private.
Non tutte le piattaforme dedicate a soddisfare questa esigenza, però, sono uguali: bisogna saper scegliere bene e, soprattutto, farlo conoscendo ciò che le rende veramente efficaci per le proprie esigenze. Rosella Sidari, consulente didattico di Skuola.net | Ripetizioni.it, il marketplace italiano di riferimento nelle ripetizioni online e in presenza, fornisce alcune coordinate utili per orientarsi al meglio e rimanere soddisfatti: dalla durata della lezione “ideale” alla scelta del tutor, fino ai dettagli a cui prestare attenzione per capire se il prezzo della lezione è realmente vantaggioso.
La durata della lezione: 50 o 60 minuti?
“E’ importante conoscere la durata delle lezioni”, afferma il consulente didattico. “Spesso, infatti, gli studenti non sono al corrente della scelta, da parte di alcune piattaforme, di far durare una lezione di ripetizione solo 50 minuti. Questo tempo, in genere, è insufficiente per fare una buona lezione, anche per i bambini più piccoli, delle scuole elementari e medie. Per i ragazzi delle superiori e per i livelli universitari le lezioni da 50 minuti sono, invece, del tutto insoddisfacenti”.
30-60-90: per recuperare ci vuole il giusto tempo
La durata perfetta di una sessione di ripetizioni, perché questa sia effettivamente utile, è ben più lunga, praticamente quasi il doppio dei minuti: “Noi consigliamo di fare almeno un’ora e mezza di minuti effettivi di lezione, il minimo richiesto per poter lavorare bene: la prima mezz’ora è di spiegazione da parte dello studente, la restante ora si sviluppa mediante esercizi e confronto fra tutor e studente”.
Occhio alla “data di scadenza”
Spesso i servizi di ripetizioni online impongono un determinato “tempo” entro cui usufruire della lezione acquistata. E’ un fattore importante che il consulente didattico consiglia di non sottovalutare quando ci si rivolge a una piattaforma. Altrimenti, si rischia di spendere soldi senza ottenere le ripetizioni desiderate. Per fortuna non tutti i servizi prevedono questa “clausola”: per quanto riguarda Skuola.net | Ripetizioni.it, ad esempio, “non abbiamo un termine ultimo per svolgere una lezione, anzi, per noi è molto importante che lo studente possa utilizzare le ore che ha a disposizione quando realmente ne ha necessità. Se una settimana lo studente non usufruisce di lezioni, potrà sfruttarle quando vorrà, senza avere il timore di scadenze impellenti. Attenzione poi alle tariffe in abbonamento: si rischia di pagare una quota mensile apparentemente invitante, ma poi di perdere le lezioni non godute o di non riuscire a disdire prima della scadenza contrattuale prevista, acquistando quindi più del necessario”.
A ognuno il suo tutor
Quando si decide di “correre ai ripari” e trovare un tutor per le ripetizioni private, magari a fine anno scolastico, è necessario scegliere l’insegnante giusto per le proprie esigenze, senza “accontentarsi”. Senza tuttavia cadere nei cliché: ci sono tutor laureandi che da anni si sono specializzati nel recupero di alcune materie scolastiche specifiche o nel supporto ad alcune fasce d’età, per cui magari su alcuni bisogni possono permettere di ottenere risultati migliori di un laureato o di un docente di lungo corso che tuttavia vanta meno esperienza in certi tipi di lacune.
Per questo è fondamentale conoscere, sottolinea la Sidari “vita, morte e miracoli di ogni tutor di ripetizioni private per poter definire quello che più si addice a soddisfare ogni specifica esigenza. In questo senso la tecnologia e gli algoritmi, insieme alla disponibilità di una banca dati basata su centinaia di migliaia di ore di lezione erogate, permettono alle piattaforme online dedicate di calcolare l’affinità tutor-studente con una affidabilità sconosciuta rispetto ai canali classici come il passaparola”.
In ogni caso, è importantissimo che chi offre le lezioni sia realmente motivato e preparato, e questo accade solo se il servizio scelto seleziona insegnanti certificati e con reali competenze nelle loro materie d’insegnamento, in base al curriculum vitae del tutor e alle materie e livello di studio per cui si propone. Tale cura nella scelta degli insegnanti, infatti, dà la possibilità di proporre migliaia di profili molto diversi tra loro, che cambiano in base al titolo (dai diplomati, per scuole di primo grado, ai dottorati e ai professori accademici per chi frequenta l’università).
Ripetizioni online o in presenza?
Una volta scelto il servizio e il tutor adatto, è possibile stabilire la modalità attraverso la quale fare le lezioni private. Le piattaforme online possono infatti dare la possibilità di svolgere le lezioni in presenza, ma non è l’unica opzione: il “digitale”, dopo la pandemia, sta dimostrando di essere una valida alternativa anche per quanto riguarda l’insegnamento. “Con l’abbassamento del numero dei casi di Covid stiamo ricevendo più richieste di lezioni in presenza – afferma la consulente didattica – ma chi si rivolge alle piattaforme online per la ricerca di un tutor, tende anche a preferire lo stesso canale per lo svolgimento delle ripetizioni. Negli ultimi due anni gli studenti hanno compreso che c’è anche un altro modo di fare lezione e che è possibile imparare anche attraverso altre modalità, rimanendo fedeli ai principi di efficacia ed efficienza.
“Le lezioni online, in particolare, hanno innumerevoli vantaggi: distanza fisica, quindi annullamento del pericolo di contagio; raggiungimento di studenti che vivono in zone lontane dai tutor selezionati e possibilità dei tutor di poter lavorare a distanza, anche se residenti in piccole realtà. E’ vero che la lezione in presenza è importante, ma è anche vero che spesso e volentieri le lezioni online vengono svolte come se fossero in presenza, quindi ormai la differenza è impercettibile. Inoltre, a differenza dalla Dad a scuola, anche a distanza resta il rapporto uno a uno che è fondamentale nel processo di recupero personalizzato delle lacune”.
Si deve poter tornare indietro
Non tutte le piattaforme di ripetizioni online assicurano la formula “soddisfatti o rimborsati”. Ma con la formazione non si scherza, soprattutto a ridosso di date importanti, come ad esempio la fine della scuola o gli esami. Quindi, è sempre meglio affidarsi a realtà che danno la possibilità di non rimanere incagliati in situazioni spiacevoli. “Proprio perché la ripetizione privata si basa su una relazione uno ad uno, può accadere che alcuni studenti non riescano a trovarsi bene con l’insegnante. Nonostante, ad esempio nel nostro caso, i nostri tutor siano selezionati accuratamente da specializzati consulenti didattici. Per questo offriamo la possibilità di essere rimborsati al 100% dopo la prima lezione se non sono state soddisfatte pienamente le aspettative dello studente. Quindi, in questi specifici casi, il richiedente potrà usufruire della possibilità di rimborso al 100% della prima lezione o ottenere la sostituzione del tutor, grazie alla vasta scelta offerta dal servizio. Purtroppo è una prassi non comune in questo settore, con tutti gli svantaggi del caso”.
L’importanza della consulenza
Molte delle piattaforme online specializzate nelle lezioni private, offrono all’utente la possibilità del “self-service”, ovvero di scegliere in autonomia il tutor sulla base di un sistema di feedback e recensioni oppure del prezzo. E’ sicuramente una valida alternativa, ma nei casi più critici è determinante il ruolo di una figura molto diffusa all’estero: il consulente didattico. Che solo alcune piattaforme mettono a disposizione. Per questo Rosella Sidari ne sottolinea il ruolo: affidarsi a un esperto che sappia costruire il percorso più adatto alle esigenze dell’alunno in difficoltà, oltre che capire quale tutor è migliore per un caso specifico e per ogni studente che chiede supporto, può essere determinante per il raggiungimento dei propri obiettivi. “Il consulente didattico – dice – è fondamentale, per quanto riguarda la formazione. Si tratta infatti di un professionista specializzato nel capire rapidamente ogni singolo studente, che avrà esigenze, bisogni e lacune differenti. La figura del consulente didattico è indispensabile perché deve fare match tra le diverse anime, andando a cercare il tutor più adatto per quel determinato studente. E’ colui che ha esperienza nel campo, che conosce le caratteristiche potenziali di uno studente, che individua i tutor tra quelli con cui collabora quotidianamente, e con cui sa di poter raggiungere l’obiettivo”.