Skuola.net, gli appunti scritti diventano video. Nuove opportunità per gli spender

Grazie al nuovo progetto, messo in atto attraverso un algoritmo proprietario, la società stima di riuscire a generare circa 30 milioni di pre-roll da qui alla fine del 2018. La concessionaria è Mediamond.

Skuola.net, il portale di riferimento degli studenti, che quest’anno compie i 18 anni di vita, si è fatto un regalo per il suo compleanno, pensando ai tanti studenti italiani, che lo seguono da anni e lancia i Video Appunti UGC.

Da oggi, infatti, grazie a un algoritmo proprietario, sviluppato dal team IT dell’azienda, gli appunti testuali presenti sulla piattaforma, e quelli inviati giornalmente dagli studenti della community, si trasformeranno automaticamente in contenuti video nel giro di pochi secondi. Diventando così, di fatto, fruibili ovunque in maniera più semplice e diretta.

Il motivo di tale scelta? Lo spiega Marco Sbardella, co-founder di Skuola.net: “Non è una novità che le abitudini delle nuove generazioni siano molto diverse rispetto a quelle dei loro genitori. L’approccio di tipo narrativo e mnemonico sta velocemente lasciando il posto a un approccio visivo. Visualizzare un brano tramite un video velocizza l’apprendimento. È dimostrato scientificamente che l’uomo memorizza di più se utilizza un’associazione visiva di immagini. Questo vale, in particolar modo, nell’ambito scolastico, dove si chiede di immagazzinare tantissime nozioni. Lo studio e il ripasso tenderanno sempre di più al video, si studierà di più su filmati che su libri di testo”.

Smartphone, tablet e pc, strumenti costantemente nelle mani dei ragazzi , se si sviluppano contenuti educational di qualità volti all’apprendimento, possono perciò diventare in misura ancora maggiore importanti fonti di conoscenza. “Gli educational video hanno un tempo di visione quattro volte maggiore rispetto a quello dei video di gattini (dati Internal YouTube Data, Global, 2017). E noi siamo orgogliosi di proporci come una realtà 100% Made in Italy, che ha a cuore la formazione dei nostri figli e che è costantemente alla ricerca di nuovi modi di dialogare efficacemente con loro”, aggiunge Marco Sbardella.